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Tumori e stile di vita. Non tutti sanno che ….. freccemartedì 15 aprile 2014      


Tumori e stile di vita. Non tutti sanno che l’alimentazione e lo stile di vita sono i fattori che maggiormente determinano il rischio di ammalarsi di un tumore, e anche se lo sanno, spesso  si lasciano tentare dai piaceri della tavola senza rendersi conto che, poco alla volta, questi sono in grado di determinare il loro futuro. Si è quel che si mangia, e mai frase fu più indovinata di questa, anche se ormai si tratta di un modo di dire un po’ abusato, anche se assolutamente vero. Come ormai sempre più studiosi  e ricercatori vanno affermando, l’alimentazione, o meglio, una sana ed equilibrata alimentazione è fondamentale per poter contare su di un buono stato di salute e, soprattutto, su di una buona aspettativa di vita.

La teoria che ormai si sta sempre più diffondendo è legata al pH del sangue e dell’organismo in generale, quindi alla condizione di acidità o alcalinità, che è poi quella in grado di assicurare un buono stato di salute. Il pH è un valore che va da 0 a 14, per cui ad un valore di 7 corrisponde una condizione neutra. L’equilibrio giusto, il valore cui corrisponde un buono stato di salute è di 7,4-7,5, quindi una condizione alcalina, mentre  ad un valore inferiore al 7 corrisponde uno stato comatoso. Secondo alcune recenti teorie, acidità e mancanza di ossigeno sono due fattori strettamente collegati, l’uno non può prescindere dall’altro, in sostanza si influenzano a vicenda, ed è proprio in queste condizioni che le cellule tumorali prosperano e proliferano, perché il loro ambiente ideale è appunto quello acido e/o privo di ossigeno.

In sostanza, l’acidosi cellulare determina una mancanza di ossigeno,  e queste condizioni sono determinate da una alimentazione scorretta e anche da una vita sedentaria, senza poi contare anche il tabagismo, altro elemento determinante per l’acidificazione dell’organismo. L’ideale sarebbe quindi avere una alimentazione alcalina al 60%, anche perché una certa quantità di alimenti acidificanti è pur sempre necessaria per mantenere il valore del pH nel giusto equilibrio, come detto in precedenza, a 7,4-7,5.  Secondo alcuni studiosi, la lotta per la vita è in sostanza contro la ritenzione di acido, ovvero cercare di mantenere il pH nei giusti valori.

Tutto nella vita dipende da questo. L’invecchiamento, stanchezza, stress, malattie, arteriosclerosi, allergie, asma, secondo le nuove teorie sono la conseguenza di un accumulo di acidi che, oltre tutto, sono difficili da eliminare, per cui la sola via possibile è quella di cercare di contrastarli assumendo alimenti alcalinizzanti  e facendo attività fisica. Ecco innanzi tutto gli alimenti da evitare o limitare al massimo perché acidificanti:

  • lo zucchero raffinato, il peggiore di tutti;
  • la carne a prescindere che si tratti di rossa o bianca;
  • prodotti di origine animale;
  • alimenti cotti in quanto la cottura elimina l’ossigeno che, come detto in precedenza, è strettamente legato alla condizione di acidità;
  • sale raffinato;
  • farina raffinata;
  • pane;
  • alcolici in generale;
  • bibite gassate e dolcificate;
  • alimenti in scatola o comunque addizionati con additivi di qualsivoglia genere;
  • caffeina;
  • naturalmente tabacco anche se non si tratta di un alimento.

Di contro gli alimenti alcalinizzanti sono:

  • il limone, in assoluto il migliore, tanto è vero che si consiglia di bere di primo mattino a digiuno  il succo di un limone sciolto in un bicchiere di acqua tiepida;
  • tutte le verdure crude;
  • la frutta;
  • frutta secca in generale;
  • cereali integrali;
  • il miele che è altamente alcalinizzante;
  • l’acqua ricca di ossigeno quindi alcalinizzante (una costante disidratazione tipica di chi beve poco è una condizione da evitare in assoluto).


L’acidificazione dell’organismo è, secondo molti studiosi, è la causa di tutte le malattie degenerative. È bene quindi  adottare un regime alimentare in grado di mantenere in equilibrio l pH, senza dimenticarsi dell’attività fisica, anch’essa assai importante, in quanto una vita sedentaria è a sua volta causa di acidificazione dell’organismo.

©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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La teoria che ormai si sta sempre più diffondendo è legata al pH del sangue e dell’organismo in generale, quindi alla condizione di acidità o alcalinità, che è poi quella in grado di assicurare un buono stato di salute. Il pH è un valore che va da 0 a 14, per cui ad un valore di 7 corrisponde una condizione neutra. L’equilibrio giusto, il valore cui corrisponde un buono stato di salute è di 7,4-7,5, quindi una condizione alcalina, mentre  ad un valore inferiore al 7 corrisponde uno stato comatoso. Secondo alcune recenti teorie, acidità e mancanza di ossigeno sono due fattori strettamente collegati, l’uno non può prescindere dall’altro, in sostanza si influenzano a vicenda, ed è proprio in queste condizioni che le cellule tumorali prosperano e proliferano, perché il loro ambiente ideale è appunto quello acido e/o privo di ossigeno.

In sostanza, l’acidosi cellulare determina una mancanza di ossigeno,  e queste condizioni sono determinate da una alimentazione scorretta e anche da una vita sedentaria, senza poi contare anche il tabagismo, altro elemento determinante per l’acidificazione dell’organismo. L’ideale sarebbe quindi avere una alimentazione alcalina al 60%, anche perché una certa quantità di alimenti acidificanti è pur sempre necessaria per mantenere il valore del pH nel giusto equilibrio, come detto in precedenza, a 7,4-7,5.  Secondo alcuni studiosi, la lotta per la vita è in sostanza contro la ritenzione di acido, ovvero cercare di mantenere il pH nei giusti valori.

Tutto nella vita dipende da questo. L’invecchiamento, stanchezza, stress, malattie, arteriosclerosi, allergie, asma, secondo le nuove teorie sono la conseguenza di un accumulo di acidi che, oltre tutto, sono difficili da eliminare, per cui la sola via possibile è quella di cercare di contrastarli assumendo alimenti alcalinizzanti  e facendo attività fisica. Ecco innanzi tutto gli alimenti da evitare o limitare al massimo perché acidificanti:

  • lo zucchero raffinato, il peggiore di tutti;
  • la carne a prescindere che si tratti di rossa o bianca;
  • prodotti di origine animale;
  • alimenti cotti in quanto la cottura elimina l’ossigeno che, come detto in precedenza, è strettamente legato alla condizione di acidità;
  • sale raffinato;
  • farina raffinata;
  • pane;
  • alcolici in generale;
  • bibite gassate e dolcificate;
  • alimenti in scatola o comunque addizionati con additivi di qualsivoglia genere;
  • caffeina;
  • naturalmente tabacco anche se non si tratta di un alimento.

Di contro gli alimenti alcalinizzanti sono:

  • il limone, in assoluto il migliore, tanto è vero che si consiglia di bere di primo mattino a digiuno  il succo di un limone sciolto in un bicchiere di acqua tiepida;
  • tutte le verdure crude;
  • la frutta;
  • frutta secca in generale;
  • cereali integrali;
  • il miele che è altamente alcalinizzante;
  • l’acqua ricca di ossigeno quindi alcalinizzante (una costante disidratazione tipica di chi beve poco è una condizione da evitare in assoluto).


L’acidificazione dell’organismo è, secondo molti studiosi, è la causa di tutte le malattie degenerative. È bene quindi  adottare un regime alimentare in grado di mantenere in equilibrio l pH, senza dimenticarsi dell’attività fisica, anch’essa assai importante, in quanto una vita sedentaria è a sua volta causa di acidificazione dell’organismo.

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